Non è passato neanche un mese da quando era stata ufficializzata la nomina di Jordi Constans a CEO di Louis Vuitton, eppure è di ieri pomeriggio la notizia delle sue dimissioni per motivi di salute. Succeduto a Yves Carcelle, Constans “verserebbe in condizioni fisiche che non gli permettono di adempiere al compito che gli è stato assegnato”, ha dichiarato Antoine Arnault, membro del board e figlio di Bernard Arnault. La poltrona passa ora al franco-statunitense Michael Burke, operativo sin da oggi ma con una storia che lo lega al gruppo Lvmh da 26 anni: tra le posizioni occupate, quella di responsabile della filiale americana di Christian Dior (1986-1993), marchio di cui nel 1997 è diventato direttore generale e COO, dopo quattro anni al timone di Louis Vuitton Inc. a New York. Nel 2003 viene nominato presidente di Fendi che grazie a lui ha vissuto un rilancio, e l’ultimo incarico in ordine di tempo, dallo scorso febbraio a oggi, è stato quello di amministratore delegato di Bulgari. Una scelta insolita da parte del colosso del lusso francese: Burke è in Lvmh dal 1986, mentre Carcelle e Constans arrivavano dalla GDO.