La concorrenza nazionale e internazionale si fa sentire per Pitti Uomo, il salone principe per la moda maschile italiana. Sono diversi, infatti, i brand che decidono di snobbare la fiera fiorentina a favore di altre manifestazioni.
L’ultimo della lista è Cp Company. Il marchio della Fgf Industry di Enzo Fusco (che comunque sarà a Pitti Uomo con le linee Blauere Bpd – Be proud of this dress) sarà infatti l’unico nome italiano a presentare la propria collezione per l’inverno 2013 a London Collections: men, la kermesse inglese del maschile. E per il futuro, l’azienda non esclude di presentare a Milano o a Berlino.
Milano Moda Uomo è invece stata scelta dallaHarmont & Blaine di Domenico Menniti, che lascia Pitti dopo una presenza ventennale. Defezione anche da parte di Musto (calzature) e della Indas, a cui fanno capo i brand Etiqueta Negra e Tortuga Academy. L’azienda bergamasca non ha però svelato se sostituirà il salone fiorentino con un altro evento, ed eventualmente quale.
Anche Brooks Brothers non sarà a Pitti, ma in concomitanza con la settimana della fiera organizzerà una presentazione nello showroom milanese e sarà poi a Bread&Butter a Berlino. Piquadro, il marchio di pelletteria guidato da Marco Palmieri, presente l’ultima volta a Firenze nell’edizione di gennaio 2012, sarà alla prossima fashion week milanese con un evento per presentare una capsule collection in collaborazione con Antonio Marras.
Questi abbandoni, che includono anche marchi importanti e storicamente legati a Pitti Uomo, sono indubbiamente un presagio negativo per gli organizzatori, e portano a chiedersi se sia la rassegna fiorentina a perdere prestigio, o le manifestazioni concorrenti ad acquisirne.