Detto, fatto. François-Henri Pinault, a capo del gruppo Ppr, l’aveva anticipato, all’ultimo Convegno Pambianco Intesa Sanpaolo a novembre (vedi video-intervista su Pambianco Tv): la nuova frontiera avrebbe visto protagonisti marchi dei Paesi emergenti. E il colosso del lusso francese ha avviato lo shopping in Cina con Qeelin, brand di alta gioielleria. Del quale il gruppo ha acquisito la maggioranza con un’operazione che verrà finalizzata a gennaio.
Fondato nel 2004, Qeelin ha un network di 14 boutique nel mondo (di cui 7 in Cina, 4 a Hong Kong e 3 in Europa) ed è distribuito in negozi multibrand di tendenza tra cui Colette a Parigi e Restir a Tokyo. “Qeelin – ha detto il presidente e Ceo di Ppr – traduce in maniera unica l’ispirazione cinese in design contemporaneo. Abbiamo piani ambiziosi per il brand che, grazie anche alla nostra expertise, potrà accelerare il proprio sviluppo in Cina e non solo”.
Questa acquizione rafforza il segmento hard luxury del gruppo francese che in portfolio ha “solo” la maison di gioielli Boucheron e le due di orologi Girard-Perregaux e JeanRichard.