Dopo 51 anni di attività, il gruppo di abbigliamento Manerbiesi entra in liquidazione. Il fondatore e titolare Giuseppe Soffiantini ha ufficializzato ieri ai sindacati la decisione, dovuta “alle difficoltà del mercato, agli insoluti anche da clienti storici e al debito verso le banche che non ci permettono più di continuare”, come ha dichiarato a un quotidiano locale.
Da metà novembre, 48 dei 55 dipendenti possono fruire della cassa integrazione straordinaria e, se la richiesta di concordato preventivo presentata dall’azienda bresciana verrà accettata, si valuterà l’ipotesi di ricorrere anche ad altri ammortizzatori sociali.
La chiusura del gruppo di Soffiantini è l’ultimo capitolo della parabola discendente del tessile-moda a Manerbio. La cittadina della Bassa bresciana, infatti, negli ultimi dieci anni ha perso 980 posti di lavoro nel comparto, tra cui i 260 dipendenti licenziati della Marzotto nel 2003 e i 197 operai messi in mobilità nel 2010 dall’azienda di cerniere Meras.