Sarà il neo nominato CEO Richard Alibert, che dal 1° novembre scorso ha preso il posto di Pascal d’Halluin, a guidare il rilancio di Cacharel.
Obiettivo della strategia è gestire direttamente design, vendite e comunicazione delle linee di prêt-à-porter femminile, di menswear e di childrenswear. Sul fronte produttivo tutte le label, compreso il prêt-à-porter femminile non più in licenza all’italiana Aeffe, saranno affidate ad aziende rigorosamente francesi.
Altra novità è il cambio di nome del marchio che, a partire dall’A/I 2013-14, cambierà in Cacharel Paris e si posizionerà nel segmento contemporary, con un calo dei prezzi tra il 30 e il 40%.
La griffe che ha come core business le fragranze, che rappresentano il 75% del fatturato totale, prevede di chiudere l’anno con un giro d’affari di 150 milioni di euro, segnando una perdita tra i 200 e i 500 mila euro.