Debutta in questi giorni la nuova campagna di Louis Vuitton, una serie di scatti e un minifilm girato in un Louvre surrealmente deserto dove la modella Arizona Muse, musa di cognome e di fatto, azzarda anche uno scambio di sguardi con la Gioconda. Luogo simbolico per la maison, il Louvre fu la residenza dell’Imperatrice Eugenia, che elesse Louis Vuitton a suo imballatore ufficiale decretandone il successo nel 1854.
La fotografia è stata diretta da Dariusk Kondji, in passato collaboratore di Bertolucci, Allen e Polanski, mentre alla regia figurano i due sperimentatori olandesi delle immagini di moda Ines Lamsweerde e Vinoodh Matadin.
Già protagonista delle foto parigine della Cruise Collection di inizio anno, questa volta Arizona Muse impersona una nuova campagna dal nome emblematico, “L’invitation au voyage“, che riproduce l’allegoria del viaggio. Un cambio netto nella comunicazione di Louis Vuitton, che dalle campagne firmate Annie Leibovitz con grandi testimonial al di fuori del mondo della moda torna alla Francia, al lusso e alla cultura.
Due i prodotti iconici di questa nuova avventura: la borsa Speedy Monogram Empreinte, creata nel 1926 in tela e ripensata adesso in pelle di vitello monogram, e la chiave d’oro, in edizione limitata di soli 1000 esemplari.