Chanel in piena campagna acquisti dei fornitori storici. La griffe francese, con una strategia di operazioni “molto mirate”, è divenuta una sorta di aggregatore e cavaliere bianco degli artigiani in difficoltà lungo la propria catena del prodotto. L’ultimo, annunciato pochi giorni fa, è l’acquisto da parte di Chanel della manifattura scozzese Barrie knitwear, fornitore della griffe da 25 anni. L’azienda, con sede ad Hawick, è una divisione della Dawson International trading ltd, in amministrazione dal 15 agosto scorso.
Chanel, per preservare il patrimonio artigianale delle aziende sulle quale si appoggia in qualità di fornitori, ha creato nel 1997 la divisione Paraffection dedicata alla gestione delle acquisizioni degli artigiani in difficoltà per preservarne le attività e, di conseguenza, il proprio rapporto con essi.
L’acquisizione di Barrie knitwear porta a 10 il numero di atelier di artigiani passati, con una forte concentrazione negli ultimi due anni, sotto l’ala della griffe: Causse (guanti di lusso), Montex eMaison Lesage (ricamo), Goosens (lavorazione dell’oro e dell’argento), Massaro (calzature), A. Michael (cappelli), Lemarié (piume), Desrues (bottoni) e Guillet (fiori).