La storia della Bulova ha inizio nel 1875 quando Joseph Bulova ha aperto una gioielleria in Maiden Lane a New York. Gli affari vanno bene, i profitti aumentano molto velocemente e così da gioielleria si trasforma in poco tempo un’importante manifattura nell’industria americana di orologeria. Nel corso degli anni ‘60, la NASA domandò all’azienda di integrare il suo Accutron nei suoi computer per il cosiddetto “Programma Spaziale”. In questo modo la tecnologia prodotta dalla Bulova divenne parte integrante e vitale della tecnologia spaziale, dal lancio di Vanguard I, alla prima passeggiata sulla luna il 21 Giugno del 1969. Un timer Bulova fu piazzato nel Mare della Tranquillità sulla luna, al fine di controllare la trasmissione di dati fondamentali nel corso degli anni. Quando la precisione offerta da Accutron divenne disponibile ai consumatori finali, Bulova fu la prima azienda operante nel campo degli orologi ad offrire una garanzia scritta che l’orologio avrebbe potuto perdere al massimo 1 minuto al mese.
“Abbiamo la fortuna di poter offrire al consumatore italiano brand con ben 137 anni di storia nell’orologeria di qualità, storia piena di elogi all’approccio innovativo e sempre incentrato sul consumatore. E’ su questo ricco patrimonio di innovazione che si basano le nostre strategie di sviluppo sul mercato italiano, sviluppo incentrato sulle esigenze di un consumatore sofisticato che Bulova Italy può oggi soddisfare attraverso 3 marchi diversi tra di loro ma accomunati dal nome e dell’expertise Bulova ovvero Bulova Accutron, Bulova e Harley Davidson by Bulova”, ha dichiarato Vesna Kostadinova, marketing manager del brand.
L’Italia infatti, oggi è tra i piani di sviluppo dell’azienda che punta ad un allargamento distributivo attraverso una selezione di partner qualificati che entro la fine del 2015 dovrebbe arrivare a 1.200 punti vendita rispetto agli 800 attuali. “Puntiamo inoltre al raggiungimento del nostro obiettivo commerciale ovvero il raddoppio del fatturato in 3 anni che nel 2011 è stato di circa 4 milioni di euro”, conclude la Kostadinova.