Tiffany & Co. nel primo trimestre, chiuso al 30 aprile 2012, ha registrato utili per 81,5 milioni di dollari, contro gli 81,1 milioni di un anno fa. Sale, invece, il fatturato (+8%) attestandosi a 819 milioni.
Sul fronte dei mercati, crescono le Americhe (+3%) a 386 milioni di dollari; le vendite nella regione dell’Asia-Pacifico salgono del 17% a 195 milioni. Il Giappone raggiunge quota 142 milioni (+15%) mentre l’Europa rallenta con un +3% a 88 milioni.
Intanto a Wall Street il titolo è sceso dell’8% dopo aver annunciato un profit warning. Il titolo per azione, infatti, si è attestato a 64 centesimi che in versione “adjusted” diventano 67,2 centesimi in meno rispetto alle attese. Il gruppo della gioielleria ha tagliato le stime su utili e vendite per l’eserczio fiscale 2012 a causa del rallentamento della crescita economica in molti Paesi e della debolezza del mercato domestico.
Tiffany si aspetta ora una crescita dei ricavi del 7-8%, da precedenti stime a +10%, e ha tagliato del 25% l’utile per azione (Eps), ora previsto tra i 3,70 e i 3,80 dollari.