Non si ferma lo sviluppo retail del menswear Hackett London che al momento, tra negozi diretti, department stores e concessions, conta un totale di 110 punti vendita. L’offerta del marchio, che spazia dallo sportswear al formale, ha da poche settimane uno spazio tutto suo anche in Italia, nel Quadrilatero milanese. Ieri, in occasione dell’inaugurazione del flagship di via Manzoni, Vicente Castellano, managing director del brand che dal 2005 appartiene al Pepe Jeans Group, ci ha raccontato i futuri step di Hackett London, sinonimo di brit style.
Avete chiuso l’anno fiscale il 31 marzo, come è andato il 2011?
In generale molto bene, avevamo come obiettivo di chiudere con una crescita della redditività del 25%, ma siamo riusciti a migliorare ulteriormente questo risultato: l’ebitda alla fine di aggirerà intorno al 30-31%. Detto questo il nostro marchio è ancora molto focalizzato sull’Europa, dove realizziamo più dell’85% del fatturato, tuttavia le cose cambieranno drammaticamente nei prossimi tre anni.
Cosa avete in serbo?
Prevediamo di sviluppare il mercato asiatico, dove abbiamo solo uno store in Giappone. Per prima cosa, tra la fine di agosto e i primi di settembre di quest’anno sbarcheremo con un flagship a Hong Kong. Nel frattempo poi apriremo altri quattro negozi in Cina, a cui seguiranno due boutique in Malesia, dopodiché penseremo a Singapore ed Indonesia, ma non prima del 2013. E per quanto sia innegabile l’importanza del mercato asiatico, siamo soddisfatti anche dell’Europa che in un’ottica like-for-like ha registrato un andamento positivo non solo in Inghilterra, nostro mercato principale, ma anche in Spagna, il che è sorprendente visto l’andamento generale dell’economia di questo Paese.
E l’Italia?
Questo store a Milano, il primo in Italia, rappresenta per il marchio un passo importante in questo mercato, dove al momento siamo presenti solo in una sessantina di doors. Certo, l’obiettivo è anche di incrementare la nostra presenza wholesale, ma grazie a questo spazio vogliamo prima di tutto capire le potenzialità del marchio, per poi dare il via ad eventuali ulteriori piani di sviluppo sul fronte retail.