In occasione della presentazione della nuova annata di Castelgiocondo 2007 Brunello di Montalcino, tenuta a Milano lo scorso 8 febbraio dal marchese Leonardo Frescobaldi, presidente della Marchesi de’ Frescobaldi, insieme a Tiziana Frescobaldi, consigliere di amministrazione con incarico di supervisione alla comunicazione, è stato presentato dal professore Renato Mannheimer il sondaggio “Gli italiani ed i vini pregiati in tempo di crisi: il caso Brunello di Montalcino”, realizzato dall’istituto ISPO su un campione di 800 persone statisticamente rappresentativo dell’intera popolazione italiana.
Nonostante la crisi economica, emerge dal sondaggio, 1 italiano su 5, specie gli uomini compresi tra i 25 e 34 anni, sono disposti a fare sacrifici pur di acquistare una bottiglia di vino prestigioso, considerata una giusta gratificazione. Tre italiani su 4 preferiscono un vino italiano, pensando anche di sostenere in questo modo l’economia del nostro Paese. I conoscitori del vino, poi, si spingono anche oltre e celebrano il loro amore e la loro passione per questa eccellenza made in Italy non solo come consumo personale, ma anche come regalo (70%), come investimento (48%), quale ricompensa a sacrifici (32%) e, non ultimo, anche quale sostegno alla nostra economia (76%), dal momento che il settore vitivinicolo pesa per oltre 10 miliardi di euro l’anno sulla bilancia commerciale italiana.
Numerosi i vini italiani citati, ma il Brunello di Montalcino è considerato dalla maggioranza degli intervistati (24%) il migliore e svetta tra i più amati (11%), insieme a Chianti (18%) e Barbera (15%). E questo trend è confermato anche dall’incremento delle vendite di Brunello di Montalcino, di cui nel solo 2011 sono state prodotte 9,3 milioni di bottiglie, rispetto agli 8,3 milioni del 2010.