Si è chiuso domenica scorsa Macef, il salone internazionale della casa, giunto alla sua 92a edizione. In calo del 6,3%, a quota 88.658, i visitatori, mentre gli espositori sono stati 1.887, di cui il 25% stranieri.
“Dopo quattro edizioni in crescita – ha commentato Enrico Pazzali, amministratore delegato di Fiera Milano – abbiamo chiuso questo Macef con un segno meno. Un risultato che rispecchia la fotografia del nostro Paese, un calo di visitatori del 6,3% di per sé non vuole dire molto, ma dietro questa percentuale si legge una forte preoccupazione. Non è sufficiente innovare, produrre ed esportare: l’instabilità e l’incertezza continua portano le aziende, e nel nostro caso espositori e visitatori, a non programmare e di conseguenza a non investire.”
“In questo momento – ha aggiunto l’AD – l’emergenza resta il credito difficile. Ci sono aziende che hanno la capacità di produrre ma che non hanno i mezzi per avviare la produzione, la mancanza di ossigeno da parte delle banche, oltre a rallentare la crescita, fa perdere in competitività”.
“Nonostante uno scenario così difficile – ha concluso Pazzali – Macef ha suscitato invece una maggiore attenzione da parte dei mercati strategici, come Russia, India e Brasile, e al contempo è riuscita a rinnovare l’interesse di alcuni Paesi europei come la Francia (+12%).
L’appuntamento per la prossima edizione di Macef è dal 6 al 9 settembre 2012.