È un 2011 con segno positivo quello di Morellato&Sector, che ha archiviato l’esercizio con un giro d’affari di 192 milioni di euro, in crescita del 4% rispetto al 2010. L’Ebitda si è attestato a 21 milioni rispetto ai 25 milioni del 2010, spesando però interamente i costi di start-up della nuova società del gruppo in Cina e gli investimenti di marketing, passati da 17,5 a 19,5 milioni.
“Avendo un’esposizione importante sul mercato italiano – afferma Massimo Carraro, AD dell’azienda veneta di gioielli e orologi che ha in portfolio i marchi di proprietà Morellato, Sector, Philip Watch, Chronostar e Bluespirit e in licenza Cavalli, Miss Sixty, Police e John Galliano – abbiamo risentito della flessione dei consumi nell’ultimo trimestre 2011, altrimenti il risultato sarebbe stato migliore, come avevamo stimato a metà esercizio”.
Grazie all’intenso piano di espansione che include i recenti opening di Teheran, Hong Kong e Pechino, i mercati esteri hanno registrato un rialzo del 15%, arrivando a un’incidenza del 40% sul fatturato. Sono cresciute le quote di mercato dei marchi Morellato, Sector e Philip Watch e ha avuto ottimi risultati anche il brand retail Bluespirit, grazie soprattutto alla gioielleria in oro e diamanti. “Sono stati i brand di proprietà ad avere le performance migliori – prosegue l’AD – perché esprimono storia, tradizione e qualità e piacciono ai consumatori non solo italiani, ma anche internazionali”.
Il gruppo sta vivendo una forte espansione nel Far East. “Ad oggi contiamo circa 40 monomarca Morellato in Cina, e proprio domani ne inauguriamo uno a Macao. Da quest’anno inizieremo l’espansione anche con l’insegna Sector. Prevediamo di arrivare a quota 65 negozi, con 10 nuovi store Morellato e 15 Sector”, conclude Carraro. “La nostra sfida nel 2012 è un’ulteriore crescita del 15% sui mercati esteri, in particolare extra-europei, e il consolidamento dell’area Euro, nonché di proseguire lo sviluppo del brand Bluespirit”.