Quello degli orologi è un business sempre più importante per Montblanc, storico brand di strumenti di scrittura che nei segnatempo è relativamente ‘giovane’, avendo debuttato una ventina di anni fa. “Il settore degli orologi – afferma Barbara Falcomer, AD Montblanc Italia – è in continua crescita, ad oggi conta più del 20%, con differenze tra i vari Paesi. Inoltre negli ultimi anni abbiamo registrato incrementi costanti anche rispetto all’export dell’orologeria svizzera, il che conferma il nostro grande potenziale in quest’ambito”.
Proprio per rafforzare la propria expertise nel settore, nel 2007 la maison ha acquisito l’Institut Minerva de la Recherche en Haute Horlogerie, che supporta talentuosi mastri orologiai di tutto il mondo, il cui secondo progetto per la maison è stato presentato al SIHH. Si tratta del Montblanc Villeret 1858 TimeWriter II Chronographe Bi-Fréquence, un cronografo meccanico a carica manuale creato dal giovane spagnolo Bartomeu Gomila, in grado di misurare un millesimo di secondo. Altra novità per l’universo femminile, la collezione ispirata alla Principessa Grace di Monaco, che include orologi, ma anche una penna e gioielli.
“Investiamo moltissimo nella ricerca e nella produzione di meccanismi sviluppati in casa”, spiega la Falcomer, che commentando la recente apertura a Beijing del più grande flagship del marchio dichiara: “A livello mondiale Montblanc è presente in 70 Paesi con una rete di boutique dirette, ed in particolare in Asia e in Sud America siamo in crescita vertiginosa. Per quanto riguarda il mercato italiano, i risultati sono buoni grazie ad un lavoro molto puntale nelle boutique e una strategia di progressiva selezione dei negozi tradizionali, a favore di una maggiore presenza nel canale gioielleria. Per il 2012 riteniamo di mantenere i risultati ottenuti, ma non smetteremo di investire con nuovi progetti nel retail, di cui però non posso ancora svelare i dettagli”.