Quarant’anni, e non sentirli. Il Royal Oak, segnatempo icona di Audemars Piguet e passato alla storia dell’orologeria moderna come il primo orologio sportivo di lusso, nel 2012 raggiunge gli “anta”. Le novità dell’anno della manifattura di Le Brassus gravitano quindi attorno al celebre segnatempo, progettato dal maestro Gérald Genta nel 1972. “Si dice che Gérald Genta – racconta Jasmine Audemars, presidente del CdA del brand – abbia avuto l’idea camminando su un ponte proprio qui a Ginevra dopo aver visto emergere dal lago la testa di un palombaro, che ha ispirato la forma del Royal Oak”.
Al SIHH, il Salone Internazionale dell’Alta Orologeria di Ginevra, sono stati presentati otto nuovi modelli, che riprendono i codici della collezione originale e completano le due famiglie degli extra-piatti (tra questi il Tourbillon Royal Oak Extra-piatto Squelette e il Royal Oak Squelette Extra-piatto, in limited edition di 40 pezzi ciascuna) e degli automatici e al quarzo.
Inoltre la maison, tra le poche al Salone indipendenti da Richemont, ha lanciato per l’occasione, oltre alla campagna pubblicitaria, anche la propria nuova identità grafica, che vede un rinnovamento del logo con la formula “Le maître de l’horlogerie depuis 1875” sostituita con “Le Brassus”. “La nuova brand identity non è una rivoluzione, ma piuttosto un’evoluzione”, continua Jasmine Audemars,. “Chiarifica quello che il marchio rappresenta oggi, combinando l’innovazione con le nostre origini”.
I segnatempo Audemars Piguet sono oggi distribuiti in oltre 14 Paesi, e il brand ha aperto 20 boutique nel mondo. “L’idea per i prossimi anni è di essere più vicini possibile ai nostri clienti finali con il retail, e di avere una strategia bilanciata tra i nostri tre pilastri, l’Asia, ma anche gli Usa e l’Europa, mercati per noi importantissimi”, spiega la Audemars, che conclude: “Il 2011 è stato un ottimo anno per noi e per il settore dell’orologeria. Sul 2012 resto ottimista, ma dovremo fare i conti con un generale rallentamento dell’economia”.