È tornato in scena a Milano il Festival della Moda Russa, giunto alla 5° edizione. Vetrina di lancio per i giovani designer dell’ex Unione Sovietica, la kermesse organizzata da Società Italia è una tre giorni di eventi dedicata allo stile ma anche ai numeri della moda in Russia, che si conferma in forte ripresa. “Lo stipendio mensile di una famiglia media russa – ha spiegato Roberto Chinello, co-fondatore e CEO di Società Italia con Tatiana Souchtcheva – è di circa 2.500-3.000 euro e la spesa per la moda si aggira sul 25% del totale. Il mercato è tornato ai livelli pre-crisi, gli ordini per la stagione 2012 sono aumentati del 24%”.
“Il valore dell’export di moda italiana in Russia è di 2 miliardi – gli ha fatto eco Filippo Ramella, segretario generale della Camera di Commercio Italo-Russa – e nel primo semestre 2011 ha fatto segnare una crescita del 43%. Lo sviluppo oggi coinvolge tutti i centri urbani, non più solo le grandi città come Mosca”.
La moda russa oggi si sta sempre più strutturando per valorizzare i propri talenti creativi, aiutata anche dal “ponte culturale” con l’Italia rappresentato dal Festival, come ha spiegato la Souchtcheva. Tra i 12 designer partecipanti, il Comitato d’Onore composto tra gli altri da Mario Boselli e Beppe Angiolini, ha premiato l’ucraino Viktor Anisimov per il brand 9,5 come miglior International promise e il moscovita Dmitry Loginov di Arsenicum per la Tailoring quality.
Il kazako Sergey Shabunin per SS, la russa di origini congolesi Stella Ndombi e Katerina Evmenyeva, designer di Vladivostok del brand Succub, hanno vinto il premio Original design. Infine ad Arsenicum e Succub è andato a pari merito il premio speciale di Mi Milano prêt-à-porter.