Il retailer inglese Marks and Spencer ha riportato nel primo semestre un calo dell’utile del 10%, mettendo in evidenza la pressione sui consumatori nel Regno Unito. L’utile ante imposte per il periodo chiuso il 1° ottobre è sceso infatti a 320, 5 milioni di sterline contro i 346,8 milioni nello stesso periodo dello scorso anno. Il fatturato si è attestato invece a 4,7 miliardi di sterline in crescita del 2,4% grazie principalmente al buon andamento della divisione Food (+3,9%) e nel business internazionale (+9%).
Le vendite del retailer sono state influenzate dal clima insolitamente caldo nei mesi di settembre e ottobre, che hanno causato un rallentamento degli acquisti di abbigliamento invernale. Infatti M&S ha anche iniziato i saldi estivi due settimane prima rispetto agli anni precedenti, cercando di tentare i clienti con prezzi più bassi. Inoltre per la prima volta nella storia ha lanciato una collezione di fast fashion donna per rispondere alle esigenze delle consumatrici sempre più attente al rapporto prezzo-qualità.
“In un contesto di ristagno dei consumi abbiamo preso misure decisive per gestire il business nel breve termine, pur continuando a puntare l’attenzione sugli investimenti e sulla creazione di una piattaforma più solida per la crescita futura”, ha dichiarato il CEO Marc Bolland. La società ha infatti previsto di investire 600 milioni di sterline per la ristrutturazione dei suoi 700 punti vendita nel Regno Unito nei prossimi tre anni.
Per quanto riguarda la seconda metà dell’anno, Bolland è ottimista anche in vista del Natale: “Sono fiducioso anche se rimango cauto circa le prospettive. Abbiamo un’entusiasmante offerta di prodotti per Natale per i nostri clienti con una maggiore innovazione e scelta rispetto al passato”.