“Non è casuale che la conferenza avvenga in questa stupenda location messa a disposizione dalla Camera di Commercio di Milano”. Ha esordito così Mario Boselli, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, alla conferenza stampa di chiusura di Milano Moda Donna (MMD) tenutasi nella sede della Camera di Commercio a Palazzo Giureconsulti. Nelle sue parole c’era una velata critica al Comune di Milano, nelle persone del Sindaco Pisapia e dell’Assessore Boeri, per i problemi connessi alla variazione repentina di location (“questo fatto ci ha creato lavoro e costi aggiuntivi”, ha detto il Cavaliere) e per il mancato supporto alla manifestazione.
Meno velata la critica nelle parole di Saverio Moschillo: “Boeri e Pisapia non mantengono le promesse”, ha detto il vicepresidente della CNMI, riferendosi ai mancati finanziamenti di 400mila euro promessi dalla precedente Giunta, poi divenuti 100mila e comunque mai corrisposti da quella attuale. “Comprendiamo i problemi dell’Italia – ha spiegato Boselli – ma non possono esserci due pesi e due misure per Roma, che ha avuto 2,7 milioni, e Milano che con molte più sfilate ha avuto solo 500mila euro tutti dalla Camera di Commercio. La Giunta attuale non ha ancora compreso la complessità e l’importanza del nostro settore”. Un settore, quello della moda, che secondo i dati della Camera di Commercio in ogni fashion week genera un indotto di 27 milioni per Milano e la Lombardia e un giro d’affari annuale di 1 miliardo prodotto dallo shopping dei turisti nella città.
“Incalzeremo il Comune per un incontro sul tema delle location – ha proseguito Boselli – ma la nostra priorità ora è la ridefinizione del calendario internazionale delle sfilate. Abbiamo inviato alle aziende partecipanti alla fashion week un sondaggio con tre proposte: mantenerla così com’è, anticiparla a luglio o collocarla a metà settembre. A seconda delle risposte, elaboreremo con le aziende associate alla CNMI una controproposta per le camere della moda americana, francese e inglese, che incontreremo in una data ancora da fissare”.
Detto ciò, MMD secondo Boselli è andata “come doveva andare, cioè bene. L’atmosfera era positiva, ci sono i presupposti per cui l’annus horribilis del 2009 non si ripeta affatto”.