È stato per anni sinonimo di eleganza e ha vestito le donne con capi sartoriali e funzionali al contempo. Stiamo parlando di Genny, marchio fondato nel 1961 da Arnoldo Girombelli e che, grazie al fiuto della moglie Donatella, ha fatto esordire nel ’73 un giovanissimo Gianni Versace seguito poi da altri grandi stilisti come Rebecca Moses e Claude Montana.
A raccogliere questa importante eredità è stato Gabriele Colangelo, voluto dal Gruppo Facchini che lo scorso febbraio ha aggiunto Genny al proprio portfolio di marchi di proprietà (Byblos) e prodotti in licenza (Versus e Roccobarocco Fashion). Durante una presentazione dall’atmosfera di lusso esclusivo d’altri tempi al ristorante Da Giacomo all’Arengario di Milano, l’AD dell’omonimo gruppo Mathias Facchini e Gabriele Colangelo ci hanno svelato l’identità e i progetti futuri della nuova Genny.
Perchè avete deciso di acquisire Genny?
M.F: Perché è un marchio dalla grande tradizione e che ha fatto la storia del pret-à-porter italiano. Ci sembrava un peccato non far risvegliare questa “Bella addormentata” …
Su cosa punterete per rilanciarlo?
M.F: Crediamo molto nel recupero della tradizione del brand, quindi l’eleganza, la ricercatezza ma con degli abiti assolutamente portabili.
Come mai avete scelto Gabriele Colangelo come stilista?
M.F: Colangelo è un talento che seguiamo ed ammiriamo da tempo e abbiamo ritenuto che possa essere l’interprete ideale per la donna Genny.
Vi siete posti degli obiettivi di fatturato a breve termine?
M.F: Sì, nel primo anno contiamo di raggiungere tra i 6 e gli 8 milioni di euro di ricavi.
Avete già dei progetti a livello di retail?
M.F: Sicuramente il retail è un elemento imprescindibile per lo sviluppo del brand. Crediamo che i tempi per l’apertura della prima boutique monomarca possano maturare entro il 2013 e la nostra volontà è di iniziare dall’Italia e da Milano, capitale della moda.
Che stile ha la nuova Genny?
G.C: La collezione che ho creato è un mix tra le due anime del brand nel passato, quella femminile e molto powerful di Gianni Versace e quella estremamente minimale e pulita di Rebecca Moses. È femminile e chic ma anche molto funzionale, adatta a vestire le donne moderne nei loro impegni dalla mattina alla sera.