Simone Rainer è riuscito a creare una “borsa d’oro”. Dopo aver disegnato la linea di borse Marc Jacobs, il designer è stato impegnato fino all’A/I 2011-12 nella realizzazione di borse da donna Missoni ed ha da poco lanciato una propria linea.
Il marchio Simone Rainer nasce dall’unione di due mondi apparentemente lontani: quello della pelletteria, ricco di tradizione e manualità, e quello della geometria, con le sue proiezioni generate dalla perfezione matematica.
Tutte le borse sono accomunate dall’applicazione geometrica della sezione aurea, i volumi e le proporzioni, ma anche le dimensioni delle tasche e la lunghezza dei manici, seguono la costante numerica “phi” (=1,618). I numeri primi ricorrono ovunque all’interno della collezione: 5 sono i modelli di borse, 3 i materiali, 3 cm è la larghezza dei manici, #1, #2, #3, #5, #7 sono i nomi dei modelli che saranno distribuiti dalla Galleria d’Arte Erastudio di Milano, per puntare ai department store e alle boutique di ricerca italiane ed internazionali.
La collezione ricrea idealmente le tre fasi del processo alchemico di elevazione verso la purezza dell’oro, inteso sia a livello chimico sia a livello spirituale: il nigredo (la materia si mescola e si prepara alla trasformazione), l’albedo (la materia sublima) e il rubedo (la materia si ricompone fissandosi) dando vita nell’ordine alle seguenti combinazioni di pellami e lavorazioni: un vitello acidato nero, una nappa di agnello termocromica che con il calore tattile cambia colore e una stampa con polvere oro 9 Kt su crosta di vitello.