Le Cantine Ferrari passano alla terza generazione dei Lunelli. L’annuncio è avvenuto nell’esclusiva cornice del ristorante Trussardi alla Scala di Milano, dove Gino Lunelli, dopo 53 anni alla guida della casa trentina delle bollicine metodo classico, ha passato il testimone al nipote Matteo.
“Ho maturato questa decisione – ha dichiarato – perché voglio che l’azienda abbia nuova linfa, facendo però in modo che il ricambio avvenga senza scossoni. Per questo ho voluto codificare dei ‘patti di famiglia’, che contribuiranno a tutelare la continuità dell’impegno imprenditoriale anche per le generazioni future”.
Gino Lunelli (che si dedicherà ora a una fondazione da lui creata) resta quindi presidente emerito, mentre Matteo Lunelli, 37 anni, entrato in azienda nel 2003 dopo 5 anni di esperienze all’estero, diviene presidente operativo. Accanto a lui, i cugini Marcello, Camilla ed Alessandro. A Marcello, enologo, fa capo la produzione, con l’incarico di vicepresidente, mentre Camilla è responsabile della comunicazione e Alessandro, ingegnere, assume la guida dell’area tecnica e della programmazione ed entra nel Cda della Ferrari e di altre società del gruppo.
“A noi spetta rinnovare l’azienda nel rispetto della sua grande tradizione ”, ha commentato il neopresidente. “I nostri obiettivi saranno adeguarci sempre meglio alle mutate abitudini dei consumatori e portare le bollicine Ferrari all’estero facendone un simbolo dell’art de vivre italiana. Sebbene, con una quota del 25%, in Italia siamo leader di mercato del metodo classico, abbiamo ancora ampi spazi di crescita, soprattutto in aree come USA, Giappone e Germania. Non escludo anche una crescita per linee esterne”.
Il gruppo Lunelli mantiene quindi, sia nell’assetto proprietario che nella governance, la fisionomia di azienda familiare, ma si è aperto a contributi esterni confermando Guido Pianaroli nel ruolo di AD e facendo entrare Innocenzo Cipolletta e Lino Benassi nel Cda della holding Lunelli spa.