Conbipel, il brand di moda accessibile che fa capo al fondo di private equity Oaktree Management Capital, ha registrato un fatturato di 242 milioni di euro in crescita del 4,3% rispetto ai rispetto ai 232 milioni dell’esercizio precedente. L’Ebitda si è attestato a 6,6 milioni di euro, in significativo aumento rispetto al rosso di1,2 milioni di euro relativo ad un anno fa. Il margine operativo lordo è stato pari a 8,1 milioni di euro, in crescita di 9,9 milioni di euro rispetto all’anno precedente, quando era negativo per 1,8 milioni.
“Dal 2007, anno in cui Oaktree ha rilevato Conbipel, ad oggi abbiamo lavorato sostanzialmente su quattro fronti – ha dichiarato il CFO Nicolas Girotto – Ci siamo focalizzati sul posizionamento strategico intervenendo sullo stile e sulla gamma prodotti; abbiamo iniziato a lavorare per razionalizzare la distribuzione; ci siamo concentrati sull’organizzazione e siamo intervenuti per migliorare l’efficienza operativa. In questi tre anni di lavoro, che fra l’altro sono coincisi con la più grave crisi economica globale degli ultimi decenni, siamo riusciti non solo ad incrementare il fatturato ma anche a riportare l’Ebitda in positivo”.
A supporto dell’implementazione del business plan, nell’ottobre 2010 la società ha sottoscritto con i propri principali Istituti finanziatori un accordo per il riscadenziamento delle linee di credito e la concessione di nuova finanza per complessivi 25 milioni di euro. Inoltre l’azionista di riferimento di Conbipel ha effettuato un’iniezione di nuove risorse, pari a 20 milioni di euro, a titolo di capitale sociale e di riserva per futuri aumenti di capitale sociale.
“L’esercizio 2010/2011 è stato importante non solo per la crescita del fatturato, ma anche perché il progetto di rilancio dell’azienda è proseguito a pieno ritmo ed è stato rafforzato dall’avvio del nuovo piano industriale – ha concluso Girotto – Le sfide che ci attendono sono ancora molte, ma in base all’andamento dei primi mesi del nuovo esercizio, siamo confidenti di poter raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”.