Salvatore Ferragamo ha debuttato in Borsa in un mercoledì da leoni in cui ha guadagnato il 10,56% a 9,95 euro e vinto a distanza il match con Prada che a Hong Kong, per crescere del 10% aveva impiegato 3 giorni. ”Siamo stati fortunati a debuttare in una giornata positiva per tutte le Borse mondiali dall’Asia, all’Europa, agli Stati Uniti si sono segnate performance positive ” – ha dichiarato l’AD Michele Norsa – “In più abbiamo presentato una storia lineare, che ha un grande passato di continuità e stabilità che è piaciuta molto, soprattutto agli investitori istituzionali”.
Le azioni quotate a un prezzo di riferimento di 9 euro hanno subito strappato in apertura di seduta, per poi consolidare il rialzo e, in chiusura, sfiorare addirittura la soglia dei 10 euro. Anche i volumi sono stati sostenuti: 7,49 milioni di pezzi, circa il 20% del capitale collocato in Borsa. Alla luce della forchetta di prezzo, fissata tra 8 e 10,5 euro, e della domanda emersa nel corso dell’IPO (3,6 volte l’offerta) si può certamente parlare di un ottimo inizio.
Il riferimento a Prada e Samsonite, che nelle ultime settimane hanno preferito la piazza di Hong Kong per la quotazione in Borsa, sorge spontaneo. “Sono storie molto diverse. Noi non abbiamo mai avuto dubbi sulla scelta fatta qualche anno fa di quotarci sulla Piazza di Milano. Il nostro percorso è sempre stato diretto verso la Borsa italiana e non si è mai presa in considerazione una seconda via” – continua Norsa – “Poi le altre aziende hanno strutture, percorsi e obiettivi diversi dal nostro”.
Secondo Norsa, la quotazione è l’inizio di una nuova fase. “In questi giorni abbiamo avuto grande visibilità e attenzione verso il marchio. Inoltre abbiamo il vantaggio di operare in un momento particolarmente favorevole per il mercato del lusso. I drivers di crescita saranno lo sviluppo dell’Asia, con un focus sulla Cina e l’espansione del canale digitale, che per noi ha grosse prospettive di sviluppo”.