Il colosso svedese Hennes & Mauritz ha chiuso il secondo trimestre 2011 con un utile netto di 4,3 miliardi di corone svedesi in calo del 18,3% rispetto ai 5,2 miliardi registrati nel 2010. A pesare sulla liquidità del retailer sono stati l’aumento dei prezzi delle materie prime, in particolare del cotone, l’incremento medio dei salari in Asia e l’apprezzamento della corona svedese.
Nel periodo H&M ha archiviato un fatturato di 27,6 miliardi di corone in crescita del 2,2% rispetto ai 27 miliardi dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Il margine lordo è invece calato al 61,7% dal 65,9% del secondo trimestre 2010. Prendendo in considerazione l’intero semestre, i ricavi del retailer hanno raggiunto i 52 miliardi di corone (+2%).
“Siamo ottimisti sul futuro di H&M, nonostante le condizioni difficili del mercato – ha detto il CEO Karl-Johan Persson – Vediamo un grande potenziale di crescita futura sia nei mercati esistenti che nei nuovi. Il nostro concetto di business funziona bene in tutti i mercati, in particolare in quelli in rapida crescita come la Cina dove ci stiamo espandendo più rapidamente”.