Dopo l'annuncio dell'acquisto del 14,2% del capitale di Hermés da parte del Gruppo LVMH (che potrebbe presto passare al 17,1%), la storica maison controllata al 75% dagli eredi del fondatore Thierry Hermés ha fatto quadrato sottolineando in un comunicato ufficiale la perfetta unità della famiglia, la volontà unanime di mantenere il controllo nel lungo termine e di non avere intenzione di vendere le loro quote.
Il problema sul piatto è capire da chi il colosso di Arnault abbia acquistato il pacchetto azionario. Una questione, questa che ha messo in allerta anche l'Amf, l'autorità che regola i mercati finanziari francesi. La prima domanda riguarda il prezzo delle singole azioni. LVMH ha pagato i titoli mediamente 80,5 euro, una valutazione che risale a marzo 2009, il che, secondo alcuni osservatori potrebbe significare che qualche investitore ha deciso di vendere le proprie quote a un prezzo più basso di quello di mercato oppure che Arnault ha lanciato l'operazione diversi mesi fa senza però comunicarlo.
Dalla normativa vigente, il superamento della soglia dal 5% del capitale di una società, deve essere dichiarata prima del quarto giorno. Si richiede inoltre agli investitori di indicare le loro intenzioni rispetto alla soglia del 10%. Dal canto suo LVMH ha assicurato in una nota di aver rispettato tutte le regole ma potrebbe dover spiegare con più precisione l'acquisizione all'Amf.