Non poteva essere altri che Agatha Ruiz de La Prada l'ospite d'onore di La forma del colore, la conferenza stampa promossa dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo che si è tenuta all'auditorium di Torino il 6 ottobre. La serata rientra fra gli appuntamenti della rassegna “Segni di moda”, che negli anni passati ha visto personaggi del calibro di Antonio Marras, Alberta Ferretti, Cristina Ti e Roberto Capucci parlare al pubblico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo delle proprie esperienze e del proprio percorso di lavoro.
La stilista ha raccontato della continua contaminazione fra moda e arte che ha caratterizzato la sua carriera. Unica nel panorama del fashion ad aver firmato pure una collezione di porte blindate, Agatha ha cominciato nel 1991 a concedere licenze per la produzione di abbigliamento per l'infanzia, accessori, mobili, decorazioni, complementi per la casa, profumi, cellulari, cartoleria? E' una delle poche che ha conservato autonomia rispetto al mondo della moda, che va sempre più verso l'omologazione ha affermato il giornalista di moda e costume Cesare Cunaccia.
Ad oggi la designer spagnola distribuisce i suoi prodotti in tutto il mondo attraverso 43 licenziatari.
Durante la conferenza la designer ha raccontato il suo esordio negli anni #80 durante la movida madrileña: in quegli anni c'era molto fermento ? ha raccontato Agatha ? e si poteva avere a che fare con molti artisti del calibro di Almodovar. E' molto importante conoscere l'avanguardia della propria generazione, è così che ci si apre la testa e si capiscono prima le tendenze.
Presente fra mono e multimarca in circa 140 paesi, la designer spagnola ha sfilato per la prima volta il 10 ottobre in Uzbekistan e dell'Italia dice è uno dei primi paesi che mi ha accolto ma per adesso non ho in programma di tornare a sfilare a Milano.