Un esame superato a pieni voti per l'edizione zero di Milano Moda Donna dopo il restyling che ha deciso il trasferimento delle passerelle da Fiermilanocity al centro della città, tra la Loggia dei Mercanti, Palazzo Clerici e il Circolo Filologico. Tante le novità di questo appuntamento, a partire dal calendario strutturato su sette giorni (al posto degli scarsi quattro dell'edizione di febbraio) con grandi nomi dislocati equamente per ogni dì e con una scaletta di catwalk che ha permesso a buyer e giornalisti di godersi anche gli eventi serali. Qualche numero per descrivere questa fashion week: 171 le collezioni proposte per la prossima stagione primavera/estate 2011, 78 sfilate e altrettante presentazioni a cui hanno preso parte 1.200 giornalisti accreditati da 40 Paesi e 15mila buyer.
Sono molto soddisfatto di come è andata questa edizione 'rivoluzionaria' di Milano Moda Donna, che onestamente ha superato le mie migliori aspettative, ha sottolineato il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Mario Boselli, durante la conferenza stampa di chiusura della settimana della moda. Non è mai facile valutare i rischi quando si decide di cambiare un format che è andato bene per più di 30 anni. Le incertezze poi, in questo caso, erano ancora maggiori perchè abbiamo voluto cambiare sia il contenuto, il calendario, sia il contenitore, le location delle sfilate e il centro operativo della CNMI. Abbiamo risposto alla città che richiedeva una moda più aperta e 'democratica', e il risultato è stato positivo. Ora l'impegno sarà consolidare quanto fatto. Soddisfazione anche da parte del primo cittadino di Milano, Letizia Moratti, che ha aggiunto come la chiusura anticipata la sera abbia permesso ai buyer e stranieri di vedere la città e rendere un servizio al settore moda, un comparto che rappresenta il 27% del Pil della città, corrispondente a 1 miliardo di euro di fatturato.
Per la prossima edizione delle sfilate, le location dovrebbero rimanere le stesse, grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio di Milano e il Comune, che per questo appuntamento ha stanziato un investimento di 500mila euro. Per continuare a lavorare in tal senso sarà istituito un fashion board, un tavolo permanenete per sostenere chi fa impresa nella città e si sta già lavorando perché con l'edizione di febbraio si possa aprire anche il Castello Sforzesco alle sfilate.