La linea di pelletteria lanciata da Dek'her compie un anno e lo fa con degli ottimi risultati, come ci ha raccontato il responsabile del progetto Francesco Diaco. Il DNA di Dek'her è sempre stato il capospalla d'ispirazione militare che ha poi lasciato spazio anche ad altri capi d'abbigliamento, fra cui camicie, maglie, pantaloni. Un anno fa circa abbiamo iniziato questa brand extension nella pelletteria.
Lo stile è un mix fra l'heritage militare e quelli che devono essere i benefit di una borsa, quindi innanzitutto capienza e comfort. Abbiamo affidato la distribuzione ad una rete specializzata ? ha proseguito Diaco ? come per l'abbigliamento, infatti, anche per gli accessori di Dek'her abbiamo arruolato degli agenti esperti di quel settore. La politica di distribuzione del marchio è quella cara anche a Geospirit, ovvero esclusivamente nei multimarca, e l'obiettivo è di raggiungere con la nuova linea di pelletteria fra i 400 ed i 550 punti vendita specializzati in Italia.
La nostra politica di espansione è abbastanza aggressiva ? continua Diaco ?, sia in termini di distribuzione che di comunicazione. Prima di approdare all'estero però vogliamo essere forti sul mercato italiano, e solo dopo inizieremo a puntare su quei mercati dove siamo già presenti con l'abbigliamento, come la Germania, il nord Europa e l'Asia. Una scelta precisa che segue la ridistribuzione dei marchi, che prima facevano capo ad un unico gruppo, quello di Geospirit, sotto due diversi cappelli: Geospirit e D&K Distribution spa. Al primo appartengono i marchi Geospirit e Peuterey mentre al secondo Dekker, Dek'her e Kejo.
Il gruppo è rimasto fondamentalmente lo stesso ? spiega Diaco ?, ma lo abbiamo diviso in due affinchè potesse svilupparsi al meglio, e le due società sono gestite da differenti amministratori delegati, Graziano Gianelli per Geospirit e Massimo Tassinari per Dek'her.
I progetti della neonata linea di Dek'her sono inoltre quelli di investire in modo importante nella comunicazione e di continuare a produrre in parte in Italia e in parte all'estero per mantenere un giusto rapporto qualità-prezzo.
D&K negli ultimi anni ha visto un incremento di fatturato a due cifre ? conclude Diaco ?, e pensiamo di chiudere l'anno intorno ai 30 milioni di euro circa. Il nostro obiettivo, quando saremo a regime con questo nuovo progetto, è che la pelletteria rappresenti circa il 10-12% del fatturato globale di D&K.