Che i cinesi abbiano una predilezione per il lusso proveniente dal Vecchio Continente non è certo una novità. Nei primi sei mesi del 2010 l'ex Celeste Impero si è confermato un mercato chiave, oltre che per la moda, anche per le auto firmate Lamborghini. I suoi tassi di crescita a tre cifre (+200%) hanno infatti permesso alla celebre casa automobilistica di chiudere il primo semestre con un fatturato pari a 152,9 milioni di euro, di poco inferiore a quello de 2009 (-2,6%).
Oltre alla Cina, divenuto così il secondo bacino di riferimento, anche Australia, Singapore, Hong Kong e Taiwan hanno contribuito al trend positivo. Le vendite a livello globale ammontano a 674 unità. “Come previsto, il 2010 è un anno di transizione per Lamborghini, in cui stiamo posizionando il marchio per i prossimi passi nella sua evoluzione a livello mondiale – ha commentato il presidente e CEO di Lamborghini, Stephan Winkelmann – il successo della strategia per la regione dell'Asia Pacifico dimostra la solidità del nostro assetto globale”. Tra le innovazioni tecnologiche allo studio all'interno del nuovo dell'Advanced Composites Research Center nella sede a Sant'Agata Bolognese, anche l'uso della fibra di carbonio in determinati elementi della carrozzeria.