Cacharel si salva, ripiana le perdite del 2009 ma per farlo ha ceduto la proprietà della divisione uomo del marchio per il solo mercato turco e gli outlet. La prima è andata allo storico licenzatario per questo paese, la Turc Aydinli, mentre gli outlet, due in Francia, uno Spagna e uno in Italia sono stati acquistati da un gruppo di buyer i cui nomi restano al momento sconosciuti.
In questo modo la griffe di prêt-à-porter diventa un'azienda focalizzata solo sullo stile e sulla comunicazione mentre l'intero capitolo della produzione viene affidato in toto ai licenziatari. Ma, soprattutto, con queste cessioni ha trovato i nove milioni di euro necessari per coprire le perdite del 2009. Un rosso generato per oltre la metà della somma complessiva dal finanziamento del piano di mobilità per i dipendenti dopo la decisione, presa ormai da tempo dal patron del marchio Jean Bousquet, di affidare in licenza la commercializzazione e la produzione.
Intanto, sul fronte delle licenze, Cacharel ha rinnovato per altri dieci anni l'accordo per i profumi con L'Oréal. A fine 2009, infine, ha siglato un contratto di licenza con l'italiana Aeffe per il prêt-à-porter femminile.