è un sacrificio necessario e temporaneo, finalizzato esclusivamente al rilancio del business. è con queste parole che Pasquale Natuzzi, presidente e a.d. di Gruppo Natuzzi, ha commentato il provvedimento attuato dalla società al fine di facilitare il rilancio e riacquistare competitività. Da circa un anno infatti l'azienda specializzata in divani ha deciso di ricorrere alla cassa integrazione straordinaria per oltre 1400 dei suoi dipendenti e, in occasione dell'incontro del 16 giugno con le rappresentanze sindacali, è stata concessa presso il Ministero del Lavoro l'ulteriore deroga della cigs per quattro mesi fino al 15 ottobre 2010. A tale data le parti si incontreranno nuovamente e si deciderà su un ulteriore provvedimento per coprire i 12 mesi successivi.
Attualmente l'azione implica una riduzione dell'orario di lavoro fino a 20 ore settimanali per tutti gli impiegati e i quadri dell'area servizi e, in un'ottica solidale, il gruppo dirigente ha deciso volontariamente di ridursi la retribuzione fissa e variabile, con un taglio di stipendio del 30% dell'a.d. e del 20% del top management. Durante questo periodo l'azienda traccerà un piano di business che, come si legge in una nota, definirà nell'arco dei prossimi 5 anni, tempi e modi della ricollocazione dei collaboratori attualmente in cassa integrazione.
Il piano � spiega Pasquale Natuzzi � contiene iniziative trasversali su tutti gli ambiti della gestione aziendale e si pone l'obiettivo di ridurre i costi attraverso l'innovazione di prodotto, l'innovazione dei processi nelle fabbriche e negli uffici. Ciò comporterà la definizione di un nuovo assetto industriale, le cui logiche sono: la specializzazione produttiva, la coerenza con il posizionamento dei nostri brand (Natuzzi ed il nuovo marchio Editions) e del relativo livello di qualità e, non ultimo, la riqualificazione dei collaboratori in cassa integrazione.