Nonostante l'incremento dell'11% del giro d'affari, pari a 619 milioni di dollari, Phillips-Van Heusen ha archiviato il primo trimestre del 2010 con una perdita di 27,6 milioni, rispetto all'utile di 24,7 milioni dell'analogo periodo del 2009.
A pesare sui conti del gruppo statunitense, i costi legati alla recente acquisizione del brand Tommy Hilfiger, entrato ufficialmente nell'orbita della società lo scorso 6 maggio con un'operazione che si è aggirata intorno ai 3 miliardi di dollari, a cui si sono aggiunti circa 140 milioni di debiti.
Tuttavia nel primo quarter, Pvh ha registrato un aumento delle vendite generate dal canale wholesale e retail pari all'11%, così come una crescita del 13% del business legato al marchio Calvin Klein.