Saranno 60 le new entry della 78esima edizione di Pitti Immagine Uomo, che si terrà dal 15 al 18 giugno a Firenze. Questa volta, ad esporre sui circa 60 mila m� della Fortezza da Basso sono previsti circa 950 marchi, di cui il 35% provenienti dall'estero ed il restante italiani.
Grande novità di quest'anno è il progetto Design Watching, un'incursione da parte degli opinion leader che gravitano intorno a Pitti, tra cui Giusi Ferrè e Roberta Valentini di Penelope, a cui è stato affidato il compito di individuare i loro oggetti di design preferiti. Coordinati da Cristina Morozzi, i pezzi selezionati saranno poi esposti in un allestimento curato dalla designer Patricia Urquiola, con la quale Pitti collabora da circa un anno. L'iniziativa rientra nella volontà della manifestazione fiorentina di essere un contenitore per le nuove tendenze del lifestyle, ed il design è il settore prescelto per questa edizione. La manualità artigiana è la corrente profonda che lega la moda ed il design ha affermato Agostino Poletto, vice direttore generale di Pitti. Moltissime le iniziative che gravitano intorno alla fiera, prima su tutte il fashion show di Jil Sander, ospite d'onore di questa edizione, che sfilerà in passerella giovedì 17, presentando in anteprima la collezione menswear P/E 2011.
Grande spazio anche ai marchi emergenti, con la seconda edizione di Who is on Next? A Pitti Uomo, il concorso dedicato alla ricerca dei nuovi talenti, realizzato in collaborazione tra L'Uomo Vogue, Alta Roma e Pitti Immagine Uomo. Last but not least, ospite di questa sesta edizione di Pitti W sarà Haider Ackermann, designer colombiano che realizzerà per la manifestazione fiorentina un'apposita collezione ispirata alle figure tormentate di Byron e Shelley.
L'effervescenza del Pitti Uomo di giugno rientra in un quadro economico più ottimista, come ha spiegato il presidente di Pitti Immagine Gaetano Marzotto illustrando i dati smi del primo trimestre 2010. Il peggio è passato ha esordito Marzotto, il punto fondamentale adesso sarà mantenere la forza della filiera italiana e riuscire a soddisfare le richieste del mercato che non erano state pianificate un anno fa.