Tempi duri per la maison Bulgari. Il gruppo romano ha archiviato il 2009 con un fatturato in discesa del 13,8% a 926,6 milioni di euro e con una perdita di 47,1 milioni rispetto all'utile di 82,9 milioni registrato nel 2008. In frenata anche l'ebitda prima dei costi legati alla ristrutturazione, che ha riportato una flessione del 50% a 82,4 milioni.
A livello di area geografica, le vendite in America hanno subito un calo del 31,6%, in Asia del 18,8%, soprattutto a causa del -33,9% del Giappone, e in Europa del 16,7%. In controtendenza solo il Medio Oriente che ha registrato una crescita del 12,2%.
Per quanto riguarda le categorie merceologiche, la performance maggiormente negativa è stata riportata dagli accessori a -27,2%, seguiti dagli orologi a -24,5%, dai profumi a -14,9% e dalla gioielleria che è scesa del 14,4%.
Dopo due trimestri estremamente difficili � ha dichiarato Francesco Trapani, a.d. del gruppo � i primi due mesi del 2010 hanno mostrato un incremento high single digit del fatturato. Sulla base di queste prime indicazioni del mercato e delle nuove iniziative in termini di immagine di marca e di lanci di prodotto che si succederanno nel corso dell'anno, ritengo ragionevole aspettarsi una crescita del fatturato a cambi comparabili mid single digit e un margine di contribuzione in crescita e intorno al 63%.