Adidas archivia il 2009 con segno negativo, riportando un fatturato in calo del 4% a 10,4 miliardi di euro e utili in frenata a 245 milioni, -62% rispetto ai 644 milioni registrati nel 2008.
A bilanciare la flessione delle vendite, il canale retail, che è cresciuto del 10%, mentre i ricavi wholesale sono scesi dell'8% se paragonati al precedente anno fiscale; stabili invece quelli generati da other businesses, ovvero da brand come TaylorMade-adidas Golf, Rockport e Reebok Ccm Hockey. Il margine operativo è calato di 5 punti percentuali e si è attestato a 4,9%. Tale riduzione è stata determinata dalla maggiore incidenza dei costi di vendita sul fatturato, dalle spese legate alla ristrutturazione del gruppo e dagli investimenti effettuati nei mercati emergenti.
In termini di area geografica, il gruppo tedesco ha registrato una buona performance solamente in America Latina (+13%) e in alcuni mercati asiatici (+4%). Rallentano invece le vendite nella Greater China (-10%), in Europa occidentale (-8%), e a seguire in Nord America (-6%) e nei mercati europei emergenti (-5%).
Per quanto concerne i risultati trimestrali, il fatturato dell'ultimo quarter è sceso del 4,5% a 2,5 milioni di euro mentre gli utili sono diminuiti del 63%, passando da 54 a 20 milioni di euro.
Nel corso del 2009, il gruppo ha rivisto la sua struttura organizzativa e ha suddiviso le sue attività operative in 6 segmenti, riunendo sotto lo stesso cappello la commercializzazione dei marchi Adidas e Reebok, che fino allo scorso anno erano gestiti separatamente.