Fermento, ottimismo e fiducia nelle aziende emergenti e con un focus particolare sulla ricerca. Queste, in sintesi, le parole d'ordine della 20esima edizione di White, la manifestazione milanese che si è chiusa ieri (28 febbraio – 2 marzo) e che ha visto protagonisti 350 fra i marchi internazionali più cool di moda, accessori e cosmesi con il 65% degli espositori italiani e 35% stranieri.
Le presenze hanno raggiunto quota 7.000 registrando un picco massimo domenica 28 febbraio, con 5.000 visitatori tra buyer e stampa. Grande novità di questa edizione è lo spazio Ex-Ansaldo messo a disposizione dal Comune di Milano. Oltre 4.000 m� di esposizione in via Tortona 54 che si vanno a sommare ai già 11.000 m� di Superstudio Più, luogo in cui da 10 anni a questa parte si svolge la manifestazione.
Il nuovo spazio � ha affermato Massimiliano Bizzi, presidente di White, ci ha permesso di ospitare altri 150 marchi oltre ai circa 200 che partecipano di solito. La manifestazione è differente dalle altre, l'abbiamo creata in funzione dell'azienda e non in base al prodotto esposto.
Tanto lo spazio dedicato alle aziende di nicchia, in particolare nel Basement, il seminterrato di Superstudio Più che ospita marchi come Moi Multiple, Vozianov Atelier e Dmajuscole. Inside White è invece lo spazio #storico' che la manifestazione dedica ai marchi giovani ed emergenti, in tutto 24 espositori che avranno poi diritto ad essere presenti nella prossima edizione di White. Tra le varie proposte della sezione Inside, il marchio Leather Crown è stato scelto da Alessandro dell'Acqua come proposta più originale. Altra novità che merita di essere citata è il secondo debutto di White Beauty, in cui 24 brand di cosmetica finemente selezionati si presentano come in una sorta di department store.
La manifestazione è un intreccio armonico fra brand espositori, mostre come tanto di cappello della stilista siciliana di haute couture Francesca de Maria che si snodano in un percorso #obbligato' e punti ristoro tra cui il ristorante curato da Savini Milano.
Per realizzare tutto questo abbiamo lavorato moltissimo � ha proseguito Bizzi � White è una manifestazione dinamica, perciò abbiamo cercato in tutto il mondo le cose più interessanti e le abbiamo portate in fiera. E la novità più grossa è che abbiamo incontrato una Milano che risponde. Una città attiva ed un mercato, quello italiano, che sta ricomprando in modo importante. Forse il grande interesse dei buyer è per queste aziende medio-piccole di ricerca, made in Italy. La grande novità di questa edizione è anche l'ottimismo che è tornato.