Obiettivi chiari e clima di ottimismo hanno accompagnato l'ultimo convegno di Fondazione Altagamma che si è svolto, per la prima volta on-line, lo scorso 28 gennaio e che ha visto i soci-imprenditori confrontarsi questa volta sulle strategie per la ripresa a seguito dell'annus horribilis appena trascorso.
Il quadro che ne è emerso evidenzia la volontà da parte del comitato esecutivo di focalizzarsi su investimenti oculati, sulla tradizione artigianale made in Italy e sulla necessità di agire in termini di sistema, con la consapevolezza e la forza data da un mercato, quello di fascia alta, che ha comunque dimostrato di possedere una corazza dura.
Anche nei momenti difficili � ha affermato il neo presidente della fondazione, Santo Versace – il vantaggio delle imprese Altagamma nasce dal fatto che queste aziende nascono globalizzate, e sono aziende in riorganizzazione permanente, abituate quindi a ridefinirsi per fronteggiare situazioni mutevoli, sia positive che negative.
Secondo Claudio Luti, presidente di Kartell e vicepresidente di Fondazione Altagamma è necessario, senza troppi stravolgimenti, continuare a investire sul prodotto, sulla qualità e sulla coerenza dell'immagine di marca. Dello stesso parere anche i vicepresidenti Paolo Zegna, presidente di Gruppo Ermenegildo Zegna, e Laudomia Pucci, vicepresidente e direttore immagine di Emilio Pucci, che hanno rimarcato il ruolo della tradizionale qualità della manifattura italiana e l'attenzione verso i mercati emergenti, come il Medio Oriente e il sud-est asiatico, senza perdere di vista quelli consolidati.
Il presidente di Illycaffé, Andrea Illy, anch'egli vicepresidente della fondazione, ha posto invece l'accento sulla maggiore ricerca del valore intrinseco da parte degli acquirenti, sottolineando come questa crisi abbia portato a cambiamenti positivi negli stili di consumo.
Come ha infatti spiegato il segretario generale Armando Branchini le crisi hanno una funzione di rinnovamento della cultura d'impresa e della strategia. Come è capitato in occasione delle 7 grandi crisi economiche verificatesi dagli anni settanta ad oggi, anche questa crisi vedrà il segmento di alta gamma riprendersi prima degli altri e riprendersi ancora più forte. L'auspicio � ha concluso Branchini – è che l'alto di gamma italiano in particolare riuscirà nel 2011 ad accrescere la propria quota di mercato mondiale, che è attualmente del 30%.