C'è chi soffre la crisi e chi la sfida con nuove aperture. è il caso di Heinz Beck, chef tristellato del ristorante La Pergola (Hotel Cavalieri Hilton, Roma), che seguendo l'esempio di altri colleghi italiani (ultimo è Riccardo De Prà del Dolada) ha scelto Londra. Nella metropoli britannica ha inaugurato lo scorso settembre Apsleys � a Heinz Beck restaurant, inviando in cucina l'allievo Massimiliano Blasone e conquistando dopo soli quattro mesi la prestigiosa stella Michelin.
Lo chef tedesco, a Milano per la presentazione del suo libro L'ingrediente segreto (edito da Mondadori), appare soddisfatto del giro d'affari di entrambi i ristoranti e porta avanti contemporaneamente una consulenza al Cafè Les Paillotes di Pescara, che gli ha fatto guadagnare una sesta stella dalla guida francese.
Secondo me dice Beck la crisi dell'alta ristorazione non riguarda solo l'Italia, è mondiale. In momenti come questi avviene la selezione: qualcuno dovrà chiudere, molti lo hanno già fatto, per chi resta si aprono interessanti prospettive e non soltanto in Italia. L'esperienza britannica sta andando molto bene. Prospettive? Per ora consolidare quanto stiamo già facendo. La risposta alla crisi non è in una #ricetta' valida per tutti: ogni ristorante deve seguire e rispettare la sua storia, valutare quel che sta facendo, essere onesto con se stesso e intervenire nelle problematiche che compromettono i risultati. A La Pergola cerchiamo di migliorare ogni giorno il servizio in cucina e in sala, tenendo alta la qualità. Beck, all'Hilton di Roma dal 1994, è allievo del primo chef italiano ad aver ottenuto le tre stelle Michelin: l'altoatesino Heinz Winkler, che le conquistò nel 1981 al Tantris (Monaco di Baviera).