Back to the 60s, ma del secolo scorso. Questa è la sfida che si è posto uno dei marchi storici della pelletteria italiana, Franzi 1864, fondato proprio in quell'epoca da Felice Franzi. Fucina di talenti, da cui tra gli altri è uscito Guccio Gucci, e concorrente diretto di Louis Vuitton nei bei tempi antichi, il marchio di pelletteria milanese si è posto l'obiettivo di rispolverare le armi e tornare ai fasti del passato sotto l'agguerita guida della ceo Suzanne Basini.
Com'è ricominciata questa avventura?
“E' stata una mia iniziativa� avevo sentito parlare del marchio e sapevo che era l'ultimo ad aver avuto un passato così glorioso. Così insieme ai soci Enrico Vitali, Marco Bassetti, Donatella Ronconi e Bruno Breviglieri abbiamo deciso di restituirgli la fama e la notorietà che si merita.”
Pioniere nel campo delle innovazioni tecniche, Franzi 1864 è stato il primo in Europa a produrre un cuoio a concia vegetale nella sua Conceria Monzese fondata nel 1912. Dall'incontro con l'architetto Cino Boeri, avvenuto nel 1967, nasce la prima valigia in ABS che merito del materiale innovativo, forma minimalista e funzionalità è tutt'ora in mostra permanente al Moma di New York ed alla Triennale di Milano.
Quali sono i vostri obiettivi?
“Il nostro primo obiettivo ad oggi è il wholesale perciò punti vendita multimarca, a partire dall'Italia ovviamente. Siamo, infatti, già presenti nei top shop, come Banner a Milano, Sugar ad Arezzo, Penelope a Brescia�e poi siamo presenti da Isetan in Giappone. Ovviamente aprire un negozio monomarca resta una priorità, vorremmo aprire un negozio bandiera a Milano perché è un brand milanese”.
Mercati futuri?
“Medio Oriente, Cina, e Russia”.
Franzi 1864 è sempre stato un marchio d'elite e per non mischiare il proprio prodotto a quello di altri è stato fra i pionieri dei negozi monomarca. Londra, Vienna, Milano, Roma, Firenze e Genova sono alcune delle città in cui erano presenti i monomarca Franzi 1864 prima delle guerre mondiali.
E la produzione è interamente made in Italy?
“Certo� made in Lombardia, per la precisione. L'azienda che produce per noi è praticamente un'azienda integrata� un partner. Ma il nome non si può dire, è top secret”.
Partita nel settembre 2008, in pieni venti di crisi, la start-up ha dovuto rivedere i piani di espansione, rimandando la campagna di Russia di un anno. La previsione di fatturato entro il 2011 si aggira intorno ai 3 milioni, ha dichiarato la ceo Basini, 16 anni con il gruppo Pinault ed in seguito brand manager in Gianfranco Ferrè e Coccinelle. Per adesso, oltre ai multimarca sopra citati Franzi 1864 può contare solo su di un piccolo negozio in Brera, a Milano. Ma d'altra parte anche gli antichi romani, agli albori, possedevano solo 7 colli e tanta, tanta voglia di arrivare.