C'è bisogno di un intervento urgente del Governo per evitare di perdere oltre 100.000 posti di lavoro e garantire continuità alle nostre piccole e medie imprese che rappresentano l'ossatura del sistema economico italiano, così ha esordito il presidente di FederlegnoArredo, Rosario Messina in occasione della conferenza di presentazione dei dati preconsuntivi 2009 preparati dal Centro Studi Cosmit/FederlegnoArredo.
Se nel 2008 si erano appena sentiti i morsi della crisi, nel 2009 il primo semestre dell'anno è stato molto negativo. L'anno in corso dovrebbe chiudersi, per il settore italiano del legno-arredamento, con un calo del fatturato totale del 20%, condizionato in modo decisivo dal crollo delle esportazioni (-23,5% in valore) che sono state la componente più negativa delle vendite del settore.
Nello specifico, l'arredamento (il settore a valle della filiera) ha ridotto il fatturato del 17,3% a fronte di un calo delle esportazioni pari al 23%, accompagnato da una contrazione delle importazioni del 16,7%, che ha comportato un calo del saldo commerciale del 24,9%.
Il settore, che ha una spiccata propensione verso i mercati internazionali, ha subìto innanzitutto gli effetti negativi del blocco dell'espansione del commercio mondiale, che negli ultimi anni aveva trainato la crescita.
I Paesi clienti più tradizionali dell'arredamento italiano hanno subito in modo consistente l'impatto della crisi: in particolare Francia (-12,0%), Germania (-10,1%), Regno Unito (-39,8%) e Stati Uniti (-34,9%). Ii Paesi che negli scorsi anni avevano sostenuto la crescita dell'export settoriale italiano hanno invertito il trend in modo brusco, riportando il valore commerciato a quello di 24 o 36 mesi prima: Russia ( -33,0%) e Emirati Arabi Uniti (-33,8%). Non meno significativi sono i risultati dei primi otto mesi dell'anno di Spagna (-36,8%) e Grecia (-18,9%), rispettivamente settimo e nono paese cliente e tra i mercati in cui maggiori sono stati gli effetti della crisi, soprattutto nel settore dell'edilizia.
Nel settore legno i dati preconsuntivi per il 2009 indicano un calo del fatturato del 24,3%, a fronte di una diminuzione delle esportazioni del 27,9%. La diminuzione delle esportazioni in termini assoluti è soprattutto a carico del legno per edilizia. Il rallentamento delle importazioni del legno e dei prodotti in legno (-26,8%) è anch'esso un segnale preoccupante di disinvestimento delle imprese in materia prima e di ritardo nella ricostituzione dei magazzini.
Le speranze per il 2010 � conclude Messina – si riversano sulla riconferma dell'incentivo, svincolato dalla ristrutturazione, che sicuramente avrebbe lo stesso effetto che si è avuto nelle auto che hanno visto crescere del 15% gli ordini.