è passata alla Camera con voto plebiscitario la proposta di legge che sancirà la tracciabilità del made in Italy.
Il testo, infatti, istituisce un sistema di etichettatura obbligatoria che consente di utilizzare la dicitura made in nell'abbigliamento, nell'arredo casa, nella pelletteria e nel calzaturiero, solamente quando la realizzazione viene effettuata prevalentemente in Italia, pena pesanti sanzioni.
Sebbene il testo debba ancora passare al vaglio del Senato, l'unanimità manifestata fa ben sperare in un esito positivo che andrebbe a tutelare soprattutto le piccole e medie imprese, il fiore all'occhiello del nostro Paese.
Il via libera da parte della Camera dei Deputati � ha dichiarato il presidente di Sistema Moda Italia Michele Tronconi – rappresenta un importante pronunciamento politico a favore della trasparenza come via da percorrere per uscire dalla crisi.
Considerando inoltre che il mercato europeo rimane quello principale per le imprese nazionali, secondo Tronconi sarebbe utile presentare quanto prima in sede comunitaria la notifica preventiva che, oltre ad accelerare i tempi, potrebbe servire anche a dimostrare con quanta determinazione il nostro Paese stia sostenendo le esigenze di una chiara comunicazione al consumatore, sbloccando definitivamente il regolamento UE sull'obbligo di etichettatura d'origine per i prodotti di provenienza extraeuropea.