Anche Aeffe risente della crisi e chiude i primi nove mesi dell'anno con ricavi a 175,7 milioni di euro, in calo del 25,8%, rispetto ai 236,8 milioni del 2008.
L'ebitda è negativo per 5,9 milioni di euro, rispetto ai 36,3 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente e la perdita netta è pari a 11,7 milioni di euro rispetto all'utile netto di 12,7 milioni dei primi nove mesi del 2008.
L'Italia si conferma il principale mercato del gruppo con oltre 72 milioni, seguita dall'Europa con quasi 39 milioni.
I ricavi della divisione prêt-à-porter si attestano a 143,7 milioni, in calo del 24,5%, mentre la divisione calzature e pelletteria sono pari a 32 milioni, in decremento del 41%.
Come era nelle nostre previsioni � ha commentato Massimo Ferretti, presidente del gruppo che fa capo ai marchi Alberta Ferretti, Moschino, Pollini e Jean Paul Gaultier – i risultati del terzo trimestre 2009 rispecchiano il difficile momento del settore dei beni di lusso, la cui contrazione ha penalizzato in particolar modo i nostri brand minori, mentre ci conforta che i nostri core brand, seppur con segno negativo, stiano registrando delle performance migliori rispetto al settore di riferimento.
Il nostro gruppo � ha proseguito Ferretti – ha affrontato l'attuale congiuntura agendo sia con azioni di contenimento dei costi che di razionalizzazione della struttura. Riteniamo pertanto che oggi il gruppo possa affrontare nuovi progetti di sviluppo per il futuro con una struttura più snella ed efficiente.
La società del lusso ha, infatti, da poco sottoscritto un accordo di licenza con il gruppo francese Cacharel per la produzione e distribuzione delle collezioni di prêt-à-porter femminili a partire dalla stagione A/I 2010-11.