Nasce nel 1929 Ray-Ban, grazie al generale dell'aeronautica militare MacCready, che chiese all'azienda americana Bausch & Lomb (che ha poi cambiato nome in Ray-Ban), un nuovo tipo di occhiale per i suoi piloti. Con le lenti verdi del modello Aviator vede così la luce Ray-Ban, che quest'anno compie 80 anni e, nonostante i venti di crisi, si conferma uno dei pochi veri brand di successo nel panorama internazionale.
Acquisito nel 1999 da Luxottica, da tale data ha attraversato una felice fase di rilancio. A partire dal 2003 sono diverse le innovazioni che hanno segnato lo sviluppo di Ray-Ban – ha affermato Sara Beneventi, Brand Director del marchio – Abbiamo introdotto le collezioni Ray-Ban vista e Ray-Ban kids che sono state molto apprezzate dal mercato, ci siamo poi focalizzati sui modelli iconici del brand, come ad esempio nel 2006 quando il mitico modello Wayfarer di Ray-Ban e' stato rilanciato con un programma dedicato di pubbliche relazioni che ha connesso il marchio con la musica come territorio di comunicazione ideale. Nella primavera del 2007 inoltre abbiamo lanciato un'innovativa campagna di comunicazione per riposizionare il brand presso le generazioni più giovani in tutti i mercati chiave del marchio nel mondo.
Reso famoso dagli iconici Aviator, dai Wayfarer e dai Caravan, il brand di occhiali deve la sua fortuna anche al legame con Hollywood. Storiche, infatti, le immagini di Colazione da Tiffany in cui Audrey Hepburn sfoggia i suoi Wayfarer come fanno anche The Blues Brothers nel famoso film del 1980, piuttosto che gli Aviator di Tom Cruise in Top Gun.
Nel 2008, lo storico brand di occhiali ha visto una nuova segmentazione delle sue collezioni, innovando sulla tradizione della marca e in particolare introducendo i segmenti Ray-Ban Tech, una nuova collezione di occhiali da sole in fibra di carbonio, Ray-Ban Craft e le edizioni speciali limitate come Ray-Ban Wayfarer Ultra Gold.