Ha fatto domanda di bancarotta protetta presso il tribunale distrettuale di Tokyo Yohji Yamamoto, a causa del passivo di 46 milioni di euro, (circa 6 milioni di yen).
La cattiva congiuntura economica nipponica, sommata agli eccessivi investimenti esteri, pare siano stati la causa del fallimento del marchio.
Yamamoto ha infatti frettolosamente organizzato una conferenza stampa venerdì 9 ottobre presso il flagship Aoyama, per spiegare i motivi per cui è arrivato alla bancarotta protetta.
Da 30 anni mando avanti la compagnia e mi considero, prima di tutto, un designer” ha dichiarato Yohji. “Ho delegato troppo ad altre persone e credo che mi siano state dette solo le cose positive, mentre tutto il resto è stato taciuto.
Voci di corridoio parlano già di un investitore pronto a ristrutturare il travagliato business Yamamoto: il fondo di private equity Integral Corp. pare abbia, infatti, reso pubblica la volontà di finanziare il processo di ristrutturazione della casa di moda a lungo termine.