Si è tenuta ieri l'assemblea di Bulgari che ha visto come argomento principale un aumento di capitale da 150 milioni di euro al servizio del prestito obbligazionario indicizzato collocato nei giorni scorsi e la possibilità di assegnare stock option all'AD Francesco Trapani e ai dipendenti. Il piano prevede di dare 5 milioni di azioni a Trapani e altri 10 milioni ai dipendenti del gruppo.
La proposta ha suscitato notevoli polemiche da parte dei soci. Dal canto suo Trapani ha dichiarato di sentirsi rassicurato da un'azienda dove ci sono strumenti che avvicinano gli interessi dei dipendenti a quelli dell'azionista, sono sempre stato un forte sostenitore di questi strumenti.
L'occasione è servita anche a fare il punto sulla quotazione in Borsa. Bulgari è sbarcata a Piazza Affari il 17 luglio del '95. Il prezzo del collocamento fu di 8.600 lire, oggi il titolo vale 3,7 euro. “Dipendesse da me non la rifarei”, così ha commentato il presidente della maison romana Paolo Bulgari, al quotidiano Il Sole 24 Ore, la scelta di sbarcare in Borsa. Con il senno di poi devo dire che siamo stati tutti travolti da un certo tipo di economia basato più sulla finanza che sull'industria e a me non è mai piaciuto un certo andazzo finanziario.