Il Gruppo Sixty entra nel mercato Russo attraverso una partnership siglata con Alimex Group. L'accordo prevede l'apertura di 5 flagship store, tutti posizionati in aree premium di Mosca: Tverskaya Street, Petrovka Street, e all'interno di tre importanti centri commerciali della zona, l'European Mall (poco lontano dal centro città), l'Atrium Mall (davanti alla Kursk Station) e il nuovo Metropolis Mall. Come Gruppo ci siamo sempre distinti per un approccio fortemente internazionale. Siamo quindi felici di essere presenti a Mosca, una città la cui ricchezza in pochi anni è cresciuta esponenzialmente e che offre interessanti opportunità anche in termini di espansione retail, ha detto Renato Rossi Ceo e Co Fondatare del Gruppo Sixty, al quale abbiamo rivolto alcune domande.
Come mai avete deciso di entrare nel mercato Russo? E che cosa vi aspettate?
Pensiamo che il mercato russo da un punto di vista moda sia il più maturo tra quelli cosidetti emergenti, un mercato molto variegato e perciò ideale per le proposte diversificate date dal nostro portafoglio brand.
Avete trovato qualche difficoltà nell'approccio con questo mercato? E con il consumatore?
Difficoltà no e questo probabilmente grazie anche all'accordo di JV con un partner russo autorevole come Alimex. Certo, pur nella globalità della moda ogni mercato ha le sue esigenze specifiche, ma il consumatore russo è oggi molto diverso da 10 anni fa. Non è più orientato solo allo sfoggio ma sceglie in maniera più consapevole quelle proposte con un giusto contenuto creativo e qualitativo.
Quali saranno i prossimi passi in Russia?
Il gruppo era già presente nel mercato russo � che troppo spesso si considera a torto sola Mosca – con alcuni punti vendita, ma non nella capitale. Ecco che l'apertura di quest'ultimi 5 negozi nelle strade principali dello shopping della città, è per i nostri brand un'operazione importantissima in termini di visibilità e certamente aprirà altre opportunità. Nei prossimi tre anni infatti, il nostro obbiettivo è rafforzare la presenza del gruppo su tutto il territorio russo, con importanti accordi che interesseranno anche le aree dell'Ex Unione Sovietica inclusi Kazakhstan, Armenia and Azerbaijan.