Nel corso del 2008 sono state realizzate 121 operazioni contro le 149 del 2007: 28 (il 23%) sono state portate avanti dai fondi. Il gruppo Burani è il primo player davanti a Labelux.
Le operazioni di acquisizione o di fusione nel settore della moda e del lusso e dei segmenti contingui sono calate in maniera significativa (-19%) nel 2008, come conseguenza della complessa congiuntura economica, ma sono state comunque sempre numerose (121 operazioni contro le 149 dell'anno prima) a conferma comunque di una certa dinamicità nel settore in tema di operazioni di finanza straordinaria, oltre che di una progressuiva diminuzione dopo il picco delle 158 operazioni effettuate nel 2006.
Lo rivela uno studio effettuato da Pambianco Strategie di Impresa, dal quale emerge inoltre che i protagonisti sono sempre i fondi di private equity, anche se il loro peso sul totale delle operazioni effettuate risulta per la prima vola in lieve ridimensionamento. Delle 121 operazioni effettuate infatti 28 portano la firma dei fondi, pari al 23% del totale: questa percentuale era arrivata al 25% nel 2006 e al 27% nel 2007. Interessante notare che dopo i fondi il maggior numero di operazioni (18) è stata portata a termine da aziende di abbigliamento che nella grande maggioranza dei casi hanno acquisito altre aziende di abbigliamento, indicativo di un trend di rafforzamento dimensionale molto importante soprattutto per quelle aziende con una presenza effettiva sui mercati esteri. Pambianco ha censito inoltre, nell'ambito delle 121 operazioni complessive, 41 operazioni avvenute fra operatori italiani, 56 tra operatori esteri, 12 operazioni estero su Italia e 12 Italia su estero. A quest'ultimo proposito dunque è interessante notare che le acquisizioni di aziende straniere da parte di nomi italiani e quelle di aziende italiane da parte di investitori esteri si equivalgono esattamente.
Per quanto riguarda i protagonisti, il primo player è risultato il gruppo Burani con quattro operazioni, tre effettuate dalla capogruppo quotata a Londra, Burani designer holding (che ha condotto tre acquisizioni nel settore alimentare) oltre all'acquisizione di Finduck (Mandarina duck) da parte di Mbfg. Segue il fondo Labelux, che va considerato il primo player in termini di acquisizioni effettuate nello specifico settore moda, che nel 2008 ha inserito nel proprio portafoglio Bally, Derek Lam e l'azienda inglese di gioielli della designer Solange Azagury. Fra i grandi gruppi protagonisti del settore Lvmh ha limitato lo shopping all'azienda di orologi Hublot e ai cantieri nautici Royal Van Lent, Ppr al solo 23% di Girard Perregaux, mentre Renzo Rosso attraverso Only the brave-Diesel ha continuato la costruzione di un vero e proprio fashion group rilevando il controllo di Viktor & Rolf.
Estratto da: MFFashion del 27-2-09, a cura di Pambianconews