La 68a edizione di Pitti Bimbo (22-24 gennaio 2009) ha portato a Firenze circa 12.000 visitatori, di cui oltre 8.600 i compratori (erano stati 10.084 all'ultima edizione invernale); un dato di tenuta importante nonostante la crisi dei consumi internazionali. Il numero dei compratori italiani è stato di 5.783, in lieve diminuzione rispetto al gennaio 2008, legata anche al cambio delle date di svolgimento del salone.
La scelta di anticipare di un giorno l'inizio di Pitti Bimbo ha sicuramente penalizzato i negozi italiani più piccoli � ha affermato l'AD di Pitti Immagine Raffaello Napoleone – quelli abituati a venire a Firenze di domenica, che magari hanno preferito tenere aperta l'attività e sfruttare il periodo dei saldi. Ma siamo convinti che far svolgere il salone da giovedì a sabato sia comunque più funzionale e necessario alle aziende espositrici, per rendere l'appuntamento sempre più professionalizzato.
Tra i mercati esteri si sono registrate diminuzioni dove erano più che attese, da quei paesi come Spagna, Grecia, Stati Uniti e Inghilterra dove la crisi economica si fa più sentire, mentre ci sono state belle sorprese da mercati nuovi e potenzialmente molto interessanti come Brasile (raddoppiato il numero di buyer), Emirati Arabi (+13%), Polonia (+33%), Repubblica Ceca (+69%), Siria (+76%), Nuova Zelanda e dall'area del Nord Africa.