I consumi natalizi non sono crollati e i saldi stanno andando meglio del previsto. I “factory outlet” dei prodotti della moda stanno assumendo un ruolo sempre più importante.
Nonostante i segnali negativi infatti i consumatori sono spinti ad acquistare sia per esorcizzare la paura del momento che per un aumento del tempo libero, voluto o forzato. Se ci si chiede come mai i consumatori di altri Paesi agiscano con meno vigore, come negli Stati Uniti, forse è perché su di essi pesa l'indebitamento individuale pregresso. Così, proprio i settori più tradizionali del made in Italy, come il tessile-moda appunto, sembrano poter alimentare la resistenza dell'economia nazionale. A patto di dare ossigeno, lì dove c'è ancora chi vuole correre. Perché il rischio di indietreggiare è ancora elevato.
Senz'altro le scorte esaurite metteranno in moto la produzione, invertendo il gioco delle aspettative, passando dalla fase di stop generalizzato, a quello di “go” selettivo. Già, selettivo. Perché la capacità di offerta si è comunque ridimensionata, ma anche perché i nodi giunti al pettine porteranno le imprese a scegliere definitivamente, di chi fidarsi e di chi no, per il loro futuro.
Il vero problema è che se il mercato interno ci sta offrendo una sorpresa positiva, nei mercati esteri, invece, il rallentamento dei consumi potrebbe risultare prolungato.
Gli ultimi dati Istat ci dicono che fino ad ottobre le nostre esportazioni sono calate meno delle importazioni, ma con una forte diversificazione dei mercati target, rispetto al passato. Il saldo attivo si è addirittura rafforzato del + 1,4%, ma alcuni dei nuovi clienti esteri del made in Italy potrebbero soffrire ancora per un po' l'onda lunga della cattiva finanza americana.
Visto anche i numeri in gioco – occupazione, valore aggiunto e saldo commerciale � forse sarebbe meglio, una volta tanto, puntare su ciò che i consumatori scelgono anche in momenti di crisi invece che lasciarsi tentare dal ripetere le rottamazioni del passato.
Estratto da: Il Sole 24 Ore di martedì 13 gennaio 2009