Per comprendere il futuro del lusso italiano, in questo caso, occorre partire dalla fine. Ovvero, dalle conclusioni del libro di Carlo Pambianco (I signori dello stile, edizioni Sperling & Kupfer), dedicato al fenomeno della moda made in Italy, «dai tempi in cui via Montenapoleone era ancora una strada riservate alle botteghe alimentari» fino alla situazione attuale. Un'analisi di quasi mezzo secolo vissuto da protagonista, e raccontato da un professionista che è stato il primo consulente del settore e, tuttora (con l'omonima azienda Pambianco Strategie di Impresa) resta punto di riferimento della moda nazionale.
Un viaggio che si conclude con un ipotetico balzo nel futuro, tentato, appunto, nelle conclusioni del libro: «Fra vent'anni – scrive Pambianco – mi immagino di osservare una grande strada della moda. Da un lato, ci saranno i grandi brand … Quel lato della strada sarà occupato da quattro o cinque enormi edifici di lusso, a molteplici piani… Dall'altro lato della strada ci saranno edifici meno appariscenti. Avranno una dimensione tutto sommato contenuta, ma saranno costruiti e ricostruiti con maggiore frequenza, dunque abbelliti e ridisegnati secondo gli ultimi gusti e desideri di vivibilità. Soprattutto, accanto a questi, e alle loro spalle, si apriranno piazzette circolari. E all'interno di esse sarà possibile accedere, e lasciarsi trasportare da una serie affascinante di scintillanti boutique tutte diverse, uniche, originali, capaci di cambiare vetrina giorno dopo giorno. Ognuna specializzata nel progettare e fare soltanto uno della sterminata quantità di oggetti di lusso che stanno nei diversi piani dei palazzoni della strada».
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Dopo aver percorso mezzo secolo di storia della moda italiana nel libro I signori dello stile, domani Carlo Pambianco affronterà lo scenario del settore di fronte all'attuale critico contesto di mercato. Si tiene infatti domani a Palazzo Mezzanotte l'annuale convegno Pambianco (in collaborazione con Intesa Sanpaolo) sul lo stato di salute del comparto. Oltre a Carlo Pambianco, interverranno Gaetano Miccichè (responsabile Divisione corporate di Intesa), Mario Boselli (presidente della Camera della Moda), Gregorio De Felice (capo economista di Intesa). Sono attesi 400 invitati (350 imprenditori) tra i più autorevoli protagonisti del lusso made in Italy. Tra questi, Patrizio Bertelli (Prada), Giovanni Burani (Mbfg), Giancarlo Di Risio (Versace), Mario Moretti Polegato (Geox) e Michele Norsa (Ferragamo).